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Al via l'Anno internazionale della scienza e delle tecnologie quantistiche

E' iniziato ufficialmente l'Anno internazionale della scienza e delle tecnologie quantistiche proclamato dalle Nazioni Unite. A dare il via alle tante iniziative previste in tutto il mondo è stata la cerimonia del 4 e il 5 febbraio 2025, presso il Quartier Generale UNESCO di Parigi alla quale hanno partecipato le maggiori personalità del settore, come la francese Anne L'Huillier, premio Nobel per la Fisica del 2023, Alain Aspect, premiato con il Nobel nel 2022, e Jian Wei Pan, dell'Accademia Cinese delle Scienze.

Il Cnr è presente attraverso le molteplici ricercatrici e ricercatori presenti e attraverso il National Quantum Science and Technology Institute, distinguished partner dell'IYQ2025. A disposizione del pubblico presente presso la sede Unesco, anche i visori per simulazioni di esperimenti quantistici progettati e realizzati da parte dell'Istituto Nazionale di Ottica del Cnr.

Non è un caso che il Governo italiano abbia deciso di puntare la fetta più significativa delle risorse del PNRR, ben 116 milioni di euro, nella nascita del National Quantum Science and Technology Institute.

Un progetto senza precedenti: NQSTI si distingue per l'ampiezza della sua visione e l'integrazione tra ricerca teorica e applicazioni pratiche. I suoi 9 "Spokes" tematici coprono tutte le aree strategiche delle tecnologie quantistiche: dalla simulazione quantistica all'ottimizzazione dei sistemi di comunicazione sicuri, passando per il sensing quantistico e lo sviluppo di nuovi materiali.

Dietro l'acronimo NQSTI ci sono i top player che l'Italia può al momento schierare nella sfida globale sulla fisica quantistica: 20 realtà tra Università, enti pubblici di ricerca e aziende leader come Leonardo e Thales Alenia Space. Accanto a queste, altre importanti realtà, sia pubbliche che private, hanno già cominciato a collaborare.

Dalla sua istituzione, NQSTI ha coinvolto 470 scienziati, prodotto diverse innovazioni brevettabili con applicazioni concrete in diversi settori, avviato progetti ad alto impatto tecnologico, che coinvolgono enti pubblici, startup, PMI e spin-off universitari, con finanziamenti mirati per oltre 17 milioni di euro, metà dei quali al Sud. Almeno cento sono i giovani ricercatori assunti, prima che diventassero "cervelli in fuga": hanno trovato qui la loro opportunità per esprimere il proprio talento. E c'è pure chi, grazie a NQSTI, ha deciso di tornare a lavorare nella ricerca in Italia.

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