Il dossier di questo mese vuole fare il punto della situazione su un settore importante del mercato energetico nazionale, il teleriscaldamento e teleraffrescamento, in un momento in cui tra regolazione e incentivazione probabilmente si deve ancora definire bene quale sarà lo scenario futuro. Il CTI, in tale contesto, è attore di rilievo soprattutto sul fronte dello svliluppo della normativa tecnica di settore. In queste pagine i principali soggetti istituzionali e di rappresentanza interessati riportano qualche informazione utile a capire lo stato dell'arte, le prospettive e le criticità del settore.
Il teleriscaldamento e il connesso teleraffrescamento sono tecnolo gie centrali nelle attività del CTI. Da tempo il settore del cosiddetto "district heating and cooling" ha trovato una sua collocazione sui tavoli della normazione tecnica soprattutto per quanto riguarda tutti gli aspetti della certificazione energetica degli edifici e della misura dell'energia termica. Basti pensare ad una delle tante norme europee che definiscono le metodologie di calcolo della prestazione energetica degli edifici che tratta proprio il tema dell'energia termica fornita dalle reti di teleriscaldamento: - UNI EN 15316-4-5:2018 Prestazione energetica degli edifici - Me todo per il calcolo delle richieste di energia e delle efficienze del sistema - Parte 4-5: Teleriscaldamento e teleraffrescamento, Moduli M3-8-5, M4-8-5, M8-8-5, M11-8-5; - UNI CEN/TR 15316-6-8:2018 Prestazione energetica degli edifici - Metodo per il calcolo delle richieste di energia e delle efficienze del sistema - Parte 6-8: Spiegazione e motivazione della EN 15316-4-5 (teleriscaldamento e teleraffrescamento), Modulo M3-8- 5, M4-8-5, M8-8-5, M11-8-5.
Esistono anche altre norme che trattano ad esempio il tema dei contatori di calore (UNI EN 1434) o degli scambiatori acqua-acqua delle sottostazioni (UNI EN 1148). Tutti argomenti affrontati da varie commissioni tecniche CTI competenti sui singoli aspetti, in un conte sto più ampio e non allocabile al solo teleriscaldamento.
È però con l'avvio delle attività ARERA per la regolazione in materia di "telecalore" che in CTI si è deciso di creare la Commissione Tecni ca UNI/CT 235 Teleriscaldamento e Teleraffrescamento e convoglia re in essa tutti i soggetti interessati a costruire insieme i documenti richiesti di volta in volta dall'ente di regolazione. Si ricorda infatti, lasciando i dettagli ad un articolo più esteso nelle pagine successive, che il decreto legislativo n. 102/14 ha attribuito proprio all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente le funzioni di regola zione e controllo nel settore del teleriscaldamento e del teleraffrescamento, con l'obiettivo di promuovere la tutela dell'utenza e lo sviluppo del settore secondo standard di efficienza e qualità, nonché di promuovere la concorrenza. In questo contesto, nel febbraio del 2018 ARERA ha sottoscritto con il CTI uno specifico protocollo di Intesa (Delibera ARERA 8/2/2018 - 78/2018/A1 Protocollo d'intesa tra l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e il Comitato Termotecnico Italiano) poi rin novato nel 2021 e attualmente finalizzato a: - progettare e realizzare comuni attività normative (elaborare, redi gere e manutenere guide, prassi di riferimento o norme tecniche, nazionali o internazionali) su argomenti di interesse degli utenti finali, degli operatori che hanno accesso alle reti di distribuzione di energia termica e dei gestori delle reti medesime; - strutturare e realizzare progetti ad hoc per lo svolgimento di attivi tà specifiche in campo normativo; - garantire un'azione permanente di coordinamento e consultazione tra l'Autorità e il CTI circa le ricadute in ambito tecnico normativo della regolazione dell'Autorità; - favorire azioni di promozione da parte del CTI del processo di armonizzazione a livello europeo su argomenti tecnico normativi di regolazione e gestione di impianti di teleriscaldamento e teleraffrescamento.