L'utilizzo di polimeri preceramici siliconici offre il vantaggio di poter ottenere un componente attraverso le classiche tecniche di formatura dei polimeri, seguite da un trattamento termico di conversione ceramico. Questa tecnica è conosciuta come PDCs, polimer derived ceramics. L'addizione di filler attivi, che reagiscono con i residui della pirolisi del polimero, ha portato ad un aumento dei materiali ceramici realizzabili con questa tecnica, permettendo inoltre una notevole semplificazione dei processi produttivi. Utilizzando come preceramico una resina metil-siliconica e come filler Al2O3 e CaCO3 si ottengono rispettivamente mullite e wollastonite. Per produrre questi ceramici è stato utilizzato un estrusore bivite co-rotante. Si è ricorsi all'iniezione di anidride carbonica supercritica durante la fase di processo, realizzando così ceramici con una porosità macro e micrometrica.