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Rivedi l'incontro sul futuro delle abitazioni e le politiche energetiche: la registrazione

L'incontro "Build Better Lives: Garantire abitazioni adeguate, accessibili ed energicamente efficienti per tutti" del 5 marzo (Spazio Europa - Roma) ha riunito esperti da diversi settori per aprire un confronto sulle sfide e le opportunità della transizione ecologica e della riqualificazione del patrimonio edilizio, con uno sguardo alle politiche europee e nazionali.

In apertura, Andrea Tobia Zevi, assessore del Comune di Roma, ha sottolineato l'importanza di allinearsi agli obiettivi dell'Agenda 2030, evidenziando la necessità di una pianificazione urbana che integri la transizione ecologica. Roma, ha spiegato, rappresenta un terreno fertile per la rigenerazione urbana, ma ha anche criticato il Superbonus, ritenendolo uno strumento utile ma non sempre a supporto delle categorie più vulnerabili. A seguire, Francesca Cigarini, della Commissione Europea, ha collegato il Green Deal alle necessità dei cittadini in un contesto geopolitico complesso. Ha illustrato le misure adottate dall'UE per l'indipendenza energetica e l'efficienza degli edifici, soffermandosi sul Fondo Sociale per il Clima, che tra il 2026 e il 2032 metterà a disposizione 80 miliardi per supportare le famiglie e il settore edilizio.

Nel primo panel, Eva Brardinelli di CAN Europe ha approfondito la Direttiva EPBD, che introduce standard minimi di prestazione energetica e incentivi per la riqualificazione degli edifici più energivori. Ha ribadito la necessità di un quadro legislativo solido per garantire l'efficacia delle misure previste. A questa riflessione si è collegata Mariangiola Fabbri di BPIE, che ha presentato un'anteprima del Building Climate Tracker, un indice che misura i progressi verso la neutralità climatica del 2050. Ha evidenziato come il patrimonio edilizio italiano sia ancora lontano da questo obiettivo e ha analizzato l'impatto del Superbonus, che ha stimolato gli investimenti ma il cui effetto sulle rinnovabili richiede ulteriori approfondimenti.

La prima parte della mattinata è stata conclusa dall'intervento di Francesca Andreolli di ECCO che ha posto l'accento sulla dimensione sociale della transizione, mettendo in luce come gli incentivi abbiano finora avvantaggiato le fasce più abbienti. Ha presentato un'analisi condotta con l'Università Bicocca per misurare l'impatto extra-finanziario delle politiche di riqualificazione e ha proposto misure per una maggiore equità, tra cui la stabilità delle detrazioni e la riduzione progressiva dell'IMU per le seconde case in affitto.

La tavola rotonda ha portato esempi concreti. Giacomo Pellini di Kyoto Club ha illustrato buone pratiche di riqualificazione energetica, come le Torri di via Russoli a Milano e la Fiorita Passive House a Cesena, dimostrando il potenziale di interventi mirati nel migliorare efficienza e comfort abitativo. Cecilia Hugony di Renovate Italy ha sottolineato l'importanza di un piano industriale stabile per la riqualificazione edilizia, evidenziando i rischi derivanti dall'instabilità del mercato e il problema della perdita di competenze. Ha inoltre mostrato dati sulle temperature estreme negli edifici non riqualificati, evidenziando l'urgenza di una gestione più efficace degli impianti. Giacomo Virgilio di Filca Cisl ha invece offerto una visione sindacale, segnalando la crisi delle imprese edili e le difficoltà normative, che stanno accentuando le disuguaglianze territoriali. Ha ribadito la necessità di un approccio sistemico per garantire equità nella rigenerazione urbana.

Sul tema della salute negli edifici, Gaetano Settimo dell'Istituto Superiore di Sanità ha spiegato l'importanza della ventilazione e della scelta dei materiali, portando l'esempio dell'aumento della mortalità da monossido di carbonio nei mesi invernali e sottolineando l'urgenza di strategie di prevenzione più efficaci. Un altro aspetto chiave è stato quello dell'impatto sociale dell'efficienza energetica, affrontato da Fabio Gerosa di Fratello Sole. Ha presentato progetti di riqualificazione nel terzo settore, come quello di Monza, dove un edificio di classe G è stato trasformato in A4 per ospitare gratuitamente pazienti in terapia per leucemia. Ha evidenziato le difficoltà di accesso ai finanziamenti per le organizzazioni non profit e la necessità di figure di supporto che facilitino questi processi.

A chiudere l'incontro, Francesca Canali di MIRA Network ha evidenziato casi virtuosi di efficientamento energetico, come il bando della Regione Emilia-Romagna a sostegno delle comunità energetiche rinnovabili. La moderazione dell'evento è stata affidata a Giovanni Mori, che ha ribadito l'importanza di costruire alleanze per indirizzare i fondi disponibili verso interventi concreti, capaci di generare un impatto positivo e duraturo sulla società.

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