I primi risultati ottenuti in Campania con l’Arundo donax, mostrano produzioni di biomassa interessanti in condizioni non ottimali (suoli di alta collina con pendenza del 10%, assenza di irrigazione, concimazioni azotate limitate). In aree più favorevoli le produzioni potrebbero essere ancora più alte e quindi più interessanti anche dal punto di vista economico. In particolare le produzioni ottenibili nei suoli inquinati di pianura, fertilizzati con compost e con piante inoculate con micorrize, potrebbero consentire una fitodepurazione ecocompatibile di tali suoli che nel contempo garantisca un discreto reddito per gli agricoltori, impedendo il pascolo abusivo (la specie non è pabulare), e soprattutto restituendo a fine ciclo suoli più fertili e quindi utilizzabili per le comuni produzioni agricole.