Nel 2022 la Commissione Europea ha lanciato il piano RePowerEU me nel 2023 il Green Deal e il "Target 55" come programmi per
ridurre le emissioni di CO2 e diminuire fortemente la dipendenza dai combustibili fossili. Per gli edifici quindi non c'è scampo: tutti gli scenari politici alla base delle proposte legislative europee puntano alla significativa diffusione delle pompe di calore in tutti i settori e in particolare negli edifici.
Per raggiungere gli obiettivi del 2030 e realizzare la necessaria e rapida decarbonizzazione del riscaldamento domestico e non, è necessario interrompere al più presto l'installazione di caldaie nei nuovi edifici e sostituire le caldaie a combustibile fossile con soluzioni moderne.
Il piano REPowerEU tra i vari input chiede anche di accelerare la diffusione di pompe di calore di grandi dimensioni nelle reti di teleriscaldamento e raffreddamento.
È urgente quindi passare a tecnologie di riscaldamento e raffreddamento rinnovabili ed efficienti. [2] Ciò significa che la tendenza del mercato sarà quella di abbandonare i combustibili fossili, utilizzando l'elettricità da fonti rinnovabili come fonte energetica o producendo elettricità in loco.
Per l'Italia e i suoi territori insulari è ovvio procedere sfruttando il più possibile il potenziale dell'energia solare.
Nelle nuove costruzioni la combo pannelli solari + serbatoio per immagazzinare l'acqua riscaldata attraverso l'energia solare, che fornisce l'acqua calda sanitaria, è la norma da anni.
LA SFIDA: UNA POMPA DI CALORE A ENERGIA SOLARE
Ma la vera innovazione sarebbe sviluppare una generazione di pompe di calore reversibili alimentate solo da pannelli fotovoltaici, escludendo così il gas combustibile.
Ciò significherebbe soddisfare tutte le esigenze di riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria con un'unica unità supportata dalla ridondanza di rete.
Nelle pompe di calore reversibili, che possono funzionare in riscaldamento o in raffrescamento, l'inversione del ciclo avviene attraverso l'incorporazione nel circuito di una valvola di inversione.
Questa valvola a 4 vie, a seconda della modalità di funzionamento, permette al refrigerante di circolare in un senso o nell'altro e, di conseguenza, il flusso di calore tra l'interno e l'esterno viene invertito.[3]
La pompa di calore aria-acqua di nuova generazione con R290 sarà tra le più efficienti inoltre, avendo un GWP prossimo allo zero, è certamente poco inquinante. Potrà essere alimentata utilizzando una superficie minima di pannelli fotovoltaici pur tenendo conto che la pompa di calore d'inverno ha bisogno di parecchi kWh giornalieri.
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