Presentata nelle edizioni 2010, 2016 e 2020 di Progetto Fuoco, la norma UNI 10389-2 "Misurazioni in campo - Generatori di calore - Parte 2: Apparecchi alimentati a biocombustibile solido non polverizzato" ha terminato il suo difficile cammino, ed è stata pubblicata lo scorso 14 aprile.
La misurazione sul campo dei parametri di combustione di un generatore di calore permette di verificare se l'installazione è stata fatta correttamente: un tiraggio scarso o eccessivo, un insufficiente afflusso di aria comburente, un eventuale danneggiamento dell'apparecchio influiscono negativamente sulla combustione, abbassando il rendimento e incrementando la produzione di CO.
Per capire se un impianto in servizio necessita di un intervento di pulizia, di manutenzione straordinaria o di ristrutturazione la norma fornisce un contributo importante, per individuare il momento in cui l'intervento non è più rinviabile e, al termine dello stesso, per valutarne l'efficacia.
Il campo di applicazione della norma è limitato ai generatori di calore alimentati a biocombustibile solido non polverizzato, destinati al riscaldamento degli ambienti e/o alla produzione di acqua calda sanitaria, con o senza cottura cibi. Sono esclusi gli impianti inseriti in cicli di processo, gli apparecchi destinati alla sola cottura cibi e gli impianti dotati di strumentazione di analisi in continuo.
La misurazione dei parametri necessari a determinare la perdita di calore sensibile con i prodotti della combustione (e quindi, per differenza, il rendimento di combustione dell'apparecchio) si applica esclusivamente a caldaie conformi a UNI EN 303-5 alimentate con biocombustibile solido non polverizzato e ad apparecchi a pellet a caricamento automatico, stante l'impossibilità negli altri casi di mantenere stabile la combustione per il tempo richiesto dalla procedura.
La misurazione dell'umidità o, in alternativa, del contenuto idrico della legna deve essere effettuata mediante igrometro elettrico portatile, con le procedure indicate nella norma per i ciocchi e per il cippato; per pellet e brichette si assume il valore dichiarato dal fornitore.
In allegato, è disponibile il pdf completo.