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Misura del calore e contabilizzazione - ripartizione delle spese di riscaldamento e acqua calda sanitaria: la UNI 10200

La Direttiva 2012/27/UE del 25 ottobre 2012 impone agli Stati membri di conseguire un obiettivo nazionale indicativo globale di risparmio energetico pari al 9% entro il 2016, mediante servizi energetici e altre misure di miglioramento dell’efficienza energetica. In particolare la direttiva impone, entro il 31 dicembre 2016, l’adozione di contatori individuali per misurare il consumo di calore e di acqua calda per ciascuna unità immobiliare facente parte di un condominio o di un edificio polifunzionale servito da un impianto termico centralizzato o da teleriscaldamento. Non solo, l’Unione Europea ha lasciato la possibilità di introdurre regole trasparenti sulla ripartizione dei costi connessi al consumo di calore per i locali ad uso collettivo e per le unità immobiliari e/o di acqua calda per il fabbisogno domestico.

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Fonte: energia e Dintorni - Maggio 2014
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