Le tecnologie industriali basate sull'IOT (internet of things), l'intelligenza artificiale, le fasi di raccolta e analisi di dati, la sicurezza online, la comunicazione digitale, i social network, sono argomenti ormai di dominio pubblico, ma che non riguardano solamente le attività di imprese internazionali e mercati mondiali, ma sempre più spesso coinvolgono le persone nella vita di tutti i giorni.
Tutte queste attività hanno in comune una cosa, la necessità di avere uno spazio digitale sul quale salvare i propri dati. La crescita vertiginosa di tutti questi ambiti porta inevitabilmente alla crescita dei data center.
Senza scendere troppo nello specifico, un data center è uno spazio fisico collegato alla rete che permette agli utenti e alle aziende di archiviare e condividere dati in tutto il mondo.
Questi server devono essere sempre attivi, immaginate cosa comporterebbe un blackout anche solo di cinque o dieci minuiti, le persone non avrebbero più la possibilità di scambiarsi contenuti o navigare in rete, le imprese non potrebbero più archiviare documenti con il rischio di perderne alcuni. Per garantire un funzionamento continuo, queste macchine, hanno bisogno di un'alimentazione costante e un impianto di raffreddamento che mantenga gli spazi ad una temperatura prestabilita, evitando surriscaldamenti e conseguenti danni all'impianto.
Lo scambiatore di calore in un data center
Lo scambiatore di calore a piastre può essere inserito sia nel circuito di raffreddamento liquido, sia nella produzione di energia per evitare discontinuità di alimentazione.
Per quanto riguarda la parte di raffreddamento, inizialmente i data center venivano raffreddati ad aria. Tuttavia, la domanda crescente e lo sviluppo di tecnologie sempre più complesse e potenti, ha portato ad un cambio di rotta, preferendo la maggior efficienza del raffreddamento ad acqua o in combinazione con altri fluidi speciali. In qualche data center di ultima generazione,
alcune componenti sono addirittura immerse nel fluido refrigerante, proprio per aumentarne l'efficacia.
In un data center, il rispetto delle temperature è molto importante, la temperatura deve avere una precisione nell'ordine di mezzo grado, ed è per questo che la tecnologia dello scambiatore di calore a piastre è ottimale, grazie all'alta efficienza unita ad un ingombro ridotto.
Ampliamento di un data center in Francia con l'utilizzo di un generatore Kohler KD SERIES
La richiesta di "spazio digitale" sta crescendo esponenzialmente negli ultimi anni. Per far fronte a questa domanda esistono due possibilità: creare nuovi data center o ampliare quelli esistenti. In questo caso studio in Francia, il committente aveva bisogno di garantire una continuità elettrica maggiorata per soddisfare il fabbisogno dei server aggiuntivi.
I data center sono infatti categorizzati in base alla loro efficienza, uno dei parametri di valutazione è il TIER: TIER I (Disponibilità garantita al 99,671%), TIER II (al 99,741%), TIER III (al 99,982%) e infine TIER IV, con una disponibilità garantita al 99,995%, che si traduce in un massimo di interruzione di 0,4 ore l'anno.
La centrale elettrica di riserva da 1800 kVA di Kohler diventa quindi un elemento fondamentale per garantire la continuità elettrica al data center francese.
Per garantire la massima performance dei data center e allo stesso tempo ridurre i rischi di inattività dello stesso è necessario garantire il costante apporto di energia elettrica nonché l'adeguata e precisa temperatura di raffrescamento degli stessi. Per assicurare un "no-break" nella fornitura di energia vengono installati dei generatori indipendenti che facciano da back up nei casi di interruzione o diminuzione nella normale fornitura di energia elettrica.
L'azienda francese Kohler ha saputo unire il bisogno elettrico del data center con l'opportunità di recuperare il calore disperso dal motore per la produzione elettrica, ottenendo così la risoluzione pratica del fabbisogno elettrico senza tuttavia disperdere ulteriore energia che può essere recuperata per diversi utilizzi.
In questo caso specifico il know-how legato alla generazione di energia deriva dall'azienda francese SDMO, nata a Brest nel 1966. Dal 2005 SDMO si è unita al gruppo Kohler, prendendone dal 2021 definitivamente il nome. L'unificazione sotto questo marchio riflette la capacità di fornire ai clienti di tutto il mondo qualità, adattabilità ed innovazione,
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