Le attuali normative sull’efficienza energetica degli edifici sono un mezzo comprovato per il miglioramento delle prestazioni dei molteplici componenti che formano l’edificio, ma tralasciano in parte gli importanti risparmi possibili tramite l’ottimizzazione della generazione, distribuzione, ed’emissione. Un abbassamento per il riscaldamento invernale della temperatura di 20°C del limite di 60/65°C oggi in essere, edun aumento in fase di climatizzazione estiva della temperatura minima utilizzabile nella parte sensibile, porterebbe a maggiore efficienza degli impianti e generatori e importanti risultati di risparmio energetico.