La direttiva efficienza energetica
Gli aspetti principali introdotti dalla direttiva 1791 del 2023 in connessione con i certificati bianchi
La direttiva UE 2023/1791
La nuova direttiva sull'efficienza energetica (EED-Energy efficiency directive) rientra nel pacchetto Fit for 55, ossia l'attuazione del Green new deal comunitario varato per allinearsi agli obiettivi dell'Accordo sul clima di Parigi.
Il target di riduzione delle emissioni di gas serra comunitario viene portato al 55% al 2030, in buona parte legato a un uso più razionale dell'energia.
I target sui consumi finali di energia
L'obiettivo sui consumi finali passa da una riduzione rispetto allo scenario 2020 del 2%, a una del 11,7%, che diventa cogente a livello UE.
Lo stesso obiettivo rispetto allo scenario 2007 vale il 37,9% di riduzione.
Il target sui consumi primari è lo stesso, ma non è vincolante. I singoli Stati membri possono discostarsi non più del 2,5% dal proprio obiettivo nazionale.
Riduzione dei consumi della P.A. dell'1,9% annuo e obbligo del 3% di riqualificazione in NZEB o ZEB per tutto il patrimonio edilizio pubblico.
I target sui risparmi energetici collegati a politiche nazionali
L'attuale target pari allo 0,8% di risparmi energetici annuali aggiuntivi passa dall'1,3% del 2024-2025 all'1,9% del 2028-2030, pari a un coefficiente medio dell'1,49% di incremento annuo.
I risparmi energetici conseguiti devono riguardare le persone in povertà energetica per una quota pari alla percentuale di tali soggetti rispetto alla popolazione.
- Dal 2024 non saranno contabilizzatili i risparmi legati alla combustione diretta di combustibili fossili (salvo industrie energivore in casi specifici).
- Dal 2026 non saranno incentivabili le medesime tecnologie.
Diagnosi e sistemi di gestione
Sono obbligate ad adottare un sistema di gestione dell'energia tutte le imprese con consumi energetici annui oltre gli 85 TJ (?2.400 tep).
Sono obbligate a una diagnosi energetica quadriennale tutte le imprese oltre i 10 TJ di consumi annui ( ?280 tep). Il piano di azione va condiviso con il management e le raccomandazioni pubblicate nel report di azienda.
Le imprese che sottoscrivono un contratto EPC possono essere esentate dagli obblighi precedenti.
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