L’eventualità di superamenti dei parametri di legge all’effluente, benché consentiti dalla norma fino ad una certa frequenza annuale, non fornirebbero adeguate garanzie dal punto di vista igienico sanitario. Il monitoraggio delle acque in un sistema eterogeneo , quale il sottosuolo, risulta alquanto difficile La Regione, attraverso gli strumenti di programmazione, quale l’adozione del PRTA, potrebbe individuare alcune zone, che per condizioni idrogeologiche ed uso della falda potrebbe essere utile lo scarico nel sottosuolo di acque reflue depurate ed affinate, anche per esempio, per migliorare le caratteristiche degli acquiferi già fortemente compromessi.