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I wallbox di ABB scelti dai concessionari Suzuki Italia

La mobilità elettrica per ABB è un passo fondamentale verso un futuro sostenibile e anche tutte le principali marche automobilistiche si stanno muovendo in questa direzione lanciando nuovi modelli di auto.

Suzuki ha recentemente lanciato il SUV ibrido plug-in Across che richiede circa 5 ore per una ricarica completa con un wallbox e garantisce una autonomia in ciclo urbano fino a 98 chilometri permettendo di percorrere tragitti casa/lavoro, andata e ritorno per la maggior parte degli utenti.

Suzuki Italia ha siglato una partnership con ABB per la fornitura di wallbox di ricarica nella sede di Suzuki Italia in C.so Fratelli Kennedy, 12 a Robassomero (TO) dove è già stato installato il dispositivo Terra AC Wallbox e lo stesso è stato scelto da diversi punti della rete ufficiale di Suzuki Italia per alimentare le auto ibride plug-in, tra cui Across plug-in, nei concessionari.

Terra AC wallbox è la soluzione di ricarica per veicoli elettrici sicura, integrata e connessa. È la soluzione ideale per applicazioni residenziali, ma anche per aziende, parcheggi e uffici perché in grado di ricaricare tutti i principali veicoli elettrici e ibridi plug-in.

La stazione di ricarica Terra AC wallbox è predisposta per consentire funzionalità avanzate di gestione del carico e permette di regolare la potenza in base alle necessità. Grazie alla connettività integrata è possibile gestire la configurazione, l'autenticazione e gli aggiornamenti software tramite ABB ChargerSync APP o attraverso il ABB ChargerSync web portal. Con Terra AC di ABB è possibile gestire configurazione, autenticazione e aggiornamenti software da smartphone, tablet o PC.

La potenza elettrica necessaria per una ricarica completa è 3,33 kW ma è settabile a un valore ridotto di 1,8KW per una ricarica con la tipica fornitura domestica da 3 kW (il tempo di ricarica ovviamente in questa situazione aumenta).

Giuseppe Susi, Service Manager di Suzuki Italia, ha spiegato cosa ha spinto Suzuki Italia a installare wallbox nella sede e nelle concessionarie italiane:

"La motivazione fondamentalmente passa per la parola elettrificazione; da qualche tempo i costruttori di auto stanno spingendo su questo processo e noi come filiale italiana abbiamo rinnovato tutta la nostra gamma rendendola ibrida da già da qualche anno. Alla fine dell'anno scorso abbiamo lanciato il primo modello plug-in, questo genere di vettura oltre alla tradizionale alimentazione a benzina ha anche una trazione elettrica. A bordo dell'auto c'è la batteria ricaricabile e quindi è nata l'esigenza, sia la nostra sede che per la nostra rete di concessionari e officine autorizzate di installare dei wallbox in grado di caricare questa tipologia di veicolo, e la scelta è ricaduta sui prodotti ABB per la loro qualità e l'assistenza in fase di installazione.
L'impegno di ABB per un futuro sostenibile nell'ambito dei trasporti si manifesta nell'offerta per una Mobilità Aumentata perché con ABB le possibilità legate all'elettrico aumentano e aumenteranno nel futuro: non solo ricarica per auto privata, ma anche flotte aziendali, veicoli commerciali, trasporti su strada, autobus e pullman urbani ed extraurbani. Utilizzando la tecnologia ABB infatti è già possibile da oggi realizzare infrastrutture di ricarica per qualunque veicolo elettrico.

Antonio De Bellis, E-Mobility Lead Manager di ABB Electrification Italia, ha spiegato così la visione di ABB:

La mobilità aumentata implica che ci sono vari scenari in cui dobbiamo trovare delle risposte. Questo significa che, sulla base dell'esperienza che abbiamo fatto con le centinaia di migliaia di punti di ricarica installati ed i milioni di ricariche effettuate, abbiamo capito che c'è necessità di tante soluzioni che siano digitalmente connesse fra loro e che siano flessibili, perché i diversi scenari di mobilità da affrontare devono unire tutte queste soluzioni per dei piani che non siano legati al mero acquisto di un'auto elettrica o di una colonnina oggi, ma proiettarsi su cosa si farà e che cosa ci servirà da qua ai prossimi due, cinque o dieci anni. Sono delle scommesse che vanno fatte, ma oggi ci sono tutti gli elementi per poterle fare con investimenti che non siano dei vuoti a perdere.

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