I motori aura fanno il loro ingresso nel mercato italiano: il caso Egea

L'espansione della serie 2G aura a basse emissioni, già molto diffusa sul mercato tedesco e internazionale, prosegue anche in Italia. Questi potenti moduli a gas naturale sfruttano la cosiddetta tecnologia Lambda 1 (?=1) sviluppata in seno all'azienda. In questo modo, 2G amplia il proprio assortimento di prodotti per le applicazioni che richiedono principalmente una potenza termica elevata, bassi costi di esercizio - tra l'altro grazie al venir meno del post-trattamento del gas di scarico - e dimensioni compatte. Si dice ?=1 il rapporto di carburante nel quale è presente esattamente la quantità d'aria necessaria per la combustione completa. Grazie a questa tecnologia, 2G dispone di un buon assortimento di prodotti per le applicazioni che richiedono emissioni minime, potenza termica elevata, bassi costi di esercizio e dimensioni compatte. Senza l'utilizzo di un catalizzatore SCR (SelectiveCatalystReduction), questi motori raggiungono valori di ossido di azoto inferiori a 50 mg/Nm3. Per Frank Grewe, CTO di 2G Energy AG, la motivazione alla base di questa innovazione sono i requisiti dei mercati internazionali: << Abbiamo dato inizio al nostro lavoro di sviluppo pensando a zone di concentrazione urbana come Tokyo, Londra o anche la California, per le quali valgono valori limite bassi per le emissioni di ossido di azoto. In questo modo creiamo sicurezza per il futuro dei nostri clienti >>

Questo trend si sta espandendo anche in italia, soprattutto in zone urbane dove le normative relative alle emissioni stanno diventando sempre più stringenti nell'ottica della salvaguardia ambientale. EGEA Produzione e Riscaldamento ha quindi deciso di affidarsi a 2G per la fornitura di due moduli aura da inserire all'interno del proprio progetto per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli impianti di produzione. Nel caso specifico i moduli 2G saranno utilizzati per soddisfare le esigenze energetiche di un polo logisti co della grande distribuzione, a integrazione di altre produzioni in parte rinnovabili, e per coprire i carichi di base di un piccolo teleriscaldamento in area montana. Entrambi i progetti sono in fase realizzativa e se ne prevede la piena operatività entro la fine del 2021. << La cogenerazione di piccola taglia continua a rap presentare un'importante opportunità per fare efficienza energetica in realtà contraddistinte da con temporanee esigenze di energia termica ed elettrica, quantomeno per un significativo periodo annuale >> afferma l'Ingegner Federico Mollo, CEO di EGEA Produzione e Teleriscaldamento. << Questi sistemi risultano spesso sinergici con impianti a fonti rinnovabili che, da soli, presenterebbero inevitabili limiti operativi >>