L’uomo preleva 3.600 km3/anno di acqua. Deflusso minimo vitale del complesso ecosistema dei fiumi è 2.350 km3. 5.950 km3 acqua dolce facilmente accessibile impegnate. Sono previste ristrettezze idriche, tenendo conto: delle proiezioni demografiche, della domanda di acqua nel mondo e dell'irregolare distribuzione della popolazione e delle risorse idriche disponibili. Bisogna, quindi: Ottimizzare l’efficienza degli apporti naturali d’acqua (piogge e risalita da falde) con opportune pratiche agronomiche sia per limitare le perdite che per conservare la maggiore quantità possibile per i periodi di massima richiesta; Soddisfare le esigenze delle colture agrarie mediante apporti artificiali di acqua razionalizzando tempi, quantità e metodi di distribuzione in funzione del contesto pedo-climatico.