Una migliore gestione degli scarti del processo produttivo incentiverebbe ulteriormente il riciclaggio sul territorio, indispensabile per un efficiente impiego delle risorse. L’export di carta da macero verso l’Asia significa una perdita annuale di energia valutabile intorno ai 32 GWh, un ulteriore costo a carico dei contribuenti comunitari di 3,6 miliardi di €, tre volte di più rispetto al valore generato dalla vendita di questa risorsa all’Asia. Una perdita annuale che, come ricordato, andrebbe ad aggiungersi ad un aumento dei costi sociali, alla perdita di posti di lavoro ed alla chiusura di molti stabilimenti.