ITALIA SOLARE audita in X Commissione Camera dei Deputati. "La soluzione strutturale per la riduzione delle bollette non passa da interventi emergenziali, ma da un piano strategico che punti sulle rinnovabili e in particolare sul fotovoltaico". È quanto ha detto oggi Paolo Rocco Viscontini, Presidente di ITALIA SOLARE, nel corso dell'audizione presso la X Commissione della Camera dei Deputati sul Decreto Bollette (Atto Camera 2281).
Durante il suo intervento, Viscontini ha ricordato che negli anni 2021-2022 il Governo ha destinato circa 100 miliardi di euro per contrastare il caro energia, senza però risolvere il problema alla radice. "Se anche solo una parte di queste risorse fosse stata utilizzata per incentivare la diffusione del fotovoltaico tra famiglie e imprese, oggi la situazione sarebbe radicalmente diversa", ha sottolineato.
Italia Solare riconosce la necessità di misure di sollievo immediato per i consumatori, ma invita il Parlamento a limitare questi interventi ai casi più urgenti, destinando invece la maggior parte delle risorse a soluzioni strutturali. L'associazione ha proposto di rafforzare strumenti già esistenti, semplificandoli radicalmente per accelerare l'adozione delle rinnovabili e aumentare la sovranità energetica del Paese.
Accelerare sulle rinnovabili per ridurre il costo dell'energia
Durante l'audizione l'associazione ha messo in evidenza come le fonti rinnovabili - e il fotovoltaico in particolare - possano contribuire da subito al contenimento dei costi dell'energia, operando su due fronti:
Incrementare la quota di rinnovabili nel mix elettrico, con strumenti adeguati che tengano conto delle loro caratteristiche (costi di investimento elevati, ma bassissimi costi operativi).
Valorizzare le produzioni esistenti, con misure che consentano ai consumatori di beneficiare direttamente del minor costo dell'energia rinnovabile prodotta sul territorio.
A questo proposito, ITALIA SOLARE ha ribadito la necessità di attuare rapidamente strumenti come:
Superamento del Prezzo Unico Nazionale (PUN) a favore del prezzo zonale, per rendere più equa la distribuzione dei benefici economici delle rinnovabili.
Condivisione dell'energia a livello locale fino a 6 MW, come previsto dalla Direttiva Mercati UE.
Sostegno alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e a tutte le forme di autoconsumo, con misure di semplificazione amministrativa.
Blocchi normativi e saturazione della rete: serve un approccio coordinato
ITALIA SOLARE ha inoltre denunciato la mancanza di un approccio organico nel governo della transizione energetica. "Negli ultimi mesi abbiamo assistito a una proliferazione di norme e decreti - dal Decreto Agricoltura al Testo Unico Autorizzativo - senza alcun coordinamento tra i Ministeri e senza il coinvolgimento delle associazioni di settore. Questo sta rallentando lo sviluppo del fotovoltaico e aumentando i costi per i consumatori", ha affermato Viscontini.
Un altro nodo critico è la saturazione virtuale della rete elettrica. Il Ministero dell'Ambiente ha annunciato un emendamento al Decreto Bollette per affrontare il problema, ma secondo ITALIA SOLARE sarà fondamentale evitare penalizzazioni per i progetti in corso a causa di ritardi burocratici.
PPA e contratti per differenza: strumenti chiave per la stabilità del mercato
Nel suo intervento, ITALIA SOLARE ha sottolineato che strumenti come i Power Purchase Agreements (PPA) e i Contratti per Differenza (CFD) possono abbassare e stabilizzare il prezzo dell'energia elettrica. L'associazione propone di estendere le garanzie GSE per i PPA anche ai produttori da impianti esistenti e di includere nel DL l'obbligo per Acquirente Unico di acquistare esclusivamente energia rinnovabile.
Infine, l'associazione ha chiesto l'abrogazione dell'articolo 15-bis del DL 4/2022, che ha generato un clima di incertezza e numerosi ricorsi legali.
Per ITALIA SOLARE il Decreto Bollette rappresenta un'occasione per avviare una riforma strutturale del sistema energetico nazionale. "Il futuro dell'energia non può dipendere da sussidi emergenziali. Dobbiamo investire ora nelle rinnovabili per costruire un sistema più stabile, economico e indipendente", ha concluso Viscontini.