Nell’introduzione all’efficienza energetica si parla soprattutto di recupero e valorizzazione dei rifiuti, ma non dimentichiamoci il calore di scarto ovvero calore recuperabile anche da processi industriali, da centrali termoelettriche (di cui vi è ampia disponibilità sul territorio italiano). E’ però necessario che, per ridurre i costi energetici, ci sia la consapevolezza che la concorrenza fra fornitori da sola non potrà garantire l’abbassamento dei prezzi. Bisognerà attuare politiche rivolte alla riduzione del consumo di energia primaria in particolar modo nell’ambito pubblico. Soprattutto nel settore dell’edilizia che annovera un parco immobiliare con la maggiore potenzialità di risparmio energetico.