Le prime applicazioni di materiali compositi fibrosi (FRP) nel settore dell’ingegneria civile risalgono alla metà degli anni ’80: da allora gli FRP si sono costantemente evoluti in termini di prestazioni, tipologie di prodotti, e settori di applicazione, acquisendo un ruolo di primissimo piano nel ripristino strutturale e nel rinforzo antisismico degli edifici. I compositi maggiormente diffusi in edilizia sono senza dubbio i CFRP (Carbon Fiber Reinforced Polymer), ottenuti a partire da fibre lunghe di carbonio caratterizzate da elevati valori di resistenza a trazione e rigidità: le fibre, costituenti l’elemento resistente, vengono opportunamente annegate in una matrice continua (resina epossidica) che le rende pienamente collaboranti con la struttura da rinforzare e consente la redistribuzione delle tensioni causate dai carichi esterni.