Surgital è una family company di pastai da generazioni, con 340 dipendenti esporta in 60 Paesi del mondo.
Surgital prosegue nel suo percorso verso la sostenibilità con un importante investimento di revamping dell'impianto di cogenerazione.
L'intervento ha permesso di ridurre tempi e costi del fermo-impianto per produrre, grazie a una potenza di 4,3 MW, energia elettrica, termica e frigorifera, con una riduzione di CO2 di quasi 2.000 tonnellate all'anno, che arrivano a 2.900 grazie al nuovo impianto fotovoltaico integrato.
L'impianto di cogenerazione è stato modellato da CGT su specifiche esigenze e prevede una piattaforma di comando e controllo di tutti i sistemi di produzione energetici basata su modelli "AI" e "machine learning". Questa piattaforma, a regime, porterà una ulteriore riduzione dei consumi energetici e quindi delle conseguenti emissioni di CO2.
Grazie al monitoraggio dei flussi energetici di stabilimento viene garantita una visione globale dei consumi, anche da remoto e in tempo reale. Un'unica interfaccia che, attraverso algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning, permette di gestire i vari sistemi di produzione di energia, assicurando un esercizio ottimizzato in ogni condizione.
"Grazie a questo investimento abbiamo ottenuto un notevole risparmio energetico ed economico, la riduzione delle emissioni di CO2 e quindi del nostro impatto sull'ambiente - spiega Edoardo Bacchini, AD di Surgital -. In un'azienda energivora con 34 linee produttive, l'attenzione ai consumi e alla sostenibilità è un aspetto imprescindibile.
Già nel 2010 abbiamo installato il primo impianto di cogenerazione, seguito dal primo impianto fotovoltaico e dal depuratore per riutilizzare l'acqua per raffreddare le torri evaporative dei gruppi frigoriferi. Ma si può e si deve sempre migliorare: oggi soddisfiamo autonomamente il 90% del nostro fabbisogno energetico e questo intervento di revamping rappresenta un ulteriore passo avanti nell'impegno verso la sostenibilità energetica".