L’ipotesi di questo lavoro nasce dalla necessità di aumentare per gli ecosistemi considerati, il numero d’informazioni disponibili, sia a livello spaziale sia a livello temporale di parametri di qualità delle acque. Nel lavoro è dimostrato come, al fine di poter utilizzare le tecniche del telerilevamento, sia necessario che i prodotti abbiano un certo livello di accuratezza e siano replicabili. Per raggiungere quest’obiettivo è di fondamentale importanza un adeguato trattamento delle immagini telerilevate al fine da rimuovere tutti gli effetti di disturbo che possano inficiare la qualità dei prodotti e un adeguato data-set di calibrazione e validazione per sviluppare algoritmi empirici e modelli bio-ottici robusti.