La filiera delle Biomasse. Le sfide al 2030 e al 2050. Parliamo di decarbonizzazione e modernizzazione del riscaldamento. Il Libro Bianco futuro del riscaldamento. I numeri in Italia. La soluzione, gli strumenti, i risultati. Quali benefici ambientali e socioeconomici.
2030
Energie rinnovabili: 38-40% (RED II - 14 luglio 2021)
Emissioni nette di gas serra: -55% (Legge Europea sul Clima - 10 maggio 2021)
2050
Neutralità climatica netta (Legge Europea sul Clima - 10 maggio 2021)
Cosa siamo chiamati a fare:
- Favorire la graduale eliminazione dei combustibili fossili;
- Promuovere la penetrazione delle soluzioni basate su energie rinnovabili;
- Privilegiare soluzioni convenienti dal punto di vista economico;
- Favorire la sostituzioni di sistemi di riscaldamento vecchi e inefficienti.
Due facce della stessa medaglia
1) Decarbonizzazione e modernizzazione del riscaldamento;
2) Migliorare la qualità dell'aria.
La decarbonizzazione è ancora lontana.
Il Libro Bianco
Documento di posizionamento sulla proposta politica di AIEL per ridurre del 70% in 10 anni le emissioni di PM10 prodotte
dal riscaldamento a legna e pellet.
La combustione domestica della legna costituisce la terza fonte emissiva di particolato.
La parte prevalente delle emissioni di PM10 proviene da apparecchi datati e con processi di combustione superati. Il 70% dell'installato ha più di 10 anni e contribuisce ad emettere l'86% del PM10 della combustione domestica delle biomasse.
-80% di emissioni di PM10
- Stufa legna tradizionale 480 g/GJ PM10 (1 stella);
- Moderna stufa Legna/pellet 60/30 g/GJ PM10 (4 stelle).
Le aziende italiane produttrici di tecnologie sono all'avanguardia e un modello per il resto d'Europa.
I numeri in Italia
9 milioni di apparecchi a legna e pellet installati di cui oltre 6,3 milioni hanno più di 10 anni e sono responsabili dell'86% delle emissioni.
La soluzione
Rottamare gli apparecchi non più performanti ed educare l'utente al corretto utilizzo del sistema di riscaldamento.
Gli strumenti
Sono già disponibili, devono essere mantenuti e implementati, e consentiranno di raggiungere il target -70% di PM10.
I primi risultati
Già misurabili grazie al turnover tecnologico e al Conto Termico.
Benefici ambientali e socioeconomici
La filiera legno-energia è portatrice di numerosi benefici che non possono essere trascurati nel dibattito pubblico.
Benefici economici per le famiglie
Il 25% delle famiglie italiane usa lagna o pellet per riscaldarsi, in modo prevalente se non esclusivo (Istat, 2013).
Benefici ambientali
89% - 94% Range di riduzione delle emissioni di CO2eq rispetto ai combustibili fossili tradizionali.
Il raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici globali dell'UE richiederà un aumento collettivo dell'ambizione.
L'inquinamento atmosferico è considerato una delle maggiori sfide in Europa, con forti ripercussioni sulla salute dei cittadini. Oggi è necessario un approccio integrato al problema.
L'elevata dipendenza dai combustibili fossili fa del settore del riscaldamento e del raffrescamento uno dei settori più difficili da decarbonizzare. Il settore del riscaldamento è responsabile di oltre il 40% di tutte le emissioni di gas serra in Europa.
I moderni apparecchi a combustibili legnosi e le reti di teleriscaldamento sono già parte della soluzione e possono contribuire alla lotta europea contro l'inquinamento e alla decarbonizzazione del sistema energetico
È chiaro che per realizzare le potenzialità bisogna gestirne l'utilizzo con razionalità, un elemento comune a tutte le fonti energetiche: quelle rinnovabili non fanno eccezione.
È necessario rendersi conto che non esiste una singola tecnologia che possa da sola realizzare un'equilibrata e razionale decarbonizzazione energetica. Per farlo è necessario realizzare un mix energetico intelligente, che sfrutti al meglio le caratteristiche di ogni tecnologia declinandole in base ai diversi contesti e alle diverse esigenze locali Conclusioni.
Il calore da biomassa legnosa offre una soluzione matura, sicura e praticabile al problema e garantisce una transizione socialmente equa ed efficiente in termini di costi verso un'economia climaticamente neutra entro il 2050.