Biogas e Biometano per la transizione energetica

Parlare oggi di biometano significa affrontare un tema che entra dalla porta principale nelle strategie internazionali e nazionali per la transizione energetica e la decarbonizzazione e questo pone il CTI in primo piano nel complesso sistema di leggi, decreti, regole e norme tecniche che definiscono i dettagli per la loro messa a terra.

Ma il biometano e prima ancora il biogas sono oggetto di attenzione del CTI e dei suoi stakeholder addirittura dal secolo scorso quando in "tempi non sospetti", soprattutto grazie ad alcune amministrazioni locali, come ad esempio Regione Lombardia ed Emilia Romagna, si iniziò a promuovere in modo lungimirante la realizzazione di impianti di digestione anaerobica per la produzione di biogas da prodotti agricoli, colture e reflui zootecnici, da destinare alla produzione di energia elettrica e auspicabilmente a processi di cogenerazione per la produzione anche di energia termica.

In quei tempi era incentivata soprattutto la produzione di energia mentre l'upgrading del biogas a biometano, seppure processo conosciuto, era ancora lontano dall'essere una applicazione diffusa e strategicamente attraente.

L'essere sul pezzo da tempo ha permesso di seguire l'evoluzione del mercato e fornire via via nuovi strumenti normativi a supporto grazie all'impegno dei molti operatori presenti attorno tavolo della Commissione Tecnica UNI/CT 284 "CTI - Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico".

Quest'ultima oltre ad operare a livello nazionale con una intensa, soprattutto ultimamente, attività normativa, agisce come interfaccia nazionale del comitato tecnico ISO/TC 255 "Biogas" e segue i lavori per le parti di competenza del CEN/TC 408 "Natural gas and biomethane for use in transport and biomethane for injection in the natural gas grid" formalmente interfacciato dal Comitato Italiano Gas (CIG) competente su tutti gli aspetti connessi con il gas naturale e con la gestione in rete di tutti i gas combustibili.

Infatti accanto al Comitato Termotecnico lavorano altri Enti Federati all'UNI facenti parte del sistema normativo nazionale. In particolare, il CIG - Comitato Italiano Gas e la CUNA - Commissione Tecnica di Unificazione nell'Autoveicolo, che come il CTI a supporto dei decreti incentivanti il biometano, hanno lavorato e lavorano tuttora alle specifiche di prodotto necessarie per consentire l'immissione in rete e il suo impiego nell'autotrazione.

Sempre sul tema del biometano, ma parlando di metodologie di analisi è necessario citare anche l'altro Ente Federato (UNICHIM) che segue l'ISO/TC 193 impegnato proprio nella definizione di norme di analisi. Le norme del TC 255, del TC 408, del TC 193 e quelle nazionali prodotte da CIG e CUNA sono riportate nelle ultime pagine del presente Dossier.

Con queste premesse e considerata l'importanza e l'attualità della tematica, con il presente Dossier si ritiene utile fare il punto di quanto fatto dal CTI a supporto della crescita del settore descrivendo la produzione normativa pertinente e i lavori tuttora in corso a livello nazionale.

All'interno del Dossier:

- La UNI 10458: la gestione di una commessa di fornitura di un impianto di digestione anaerobica

- Determinare la producibilità potenziale di metano di una matrice con la UNI/TS 11703

- Il supporto al legislatore per la determinazione della capacità produttiva di un impianto di produzione di biometano attraverso la UNI 11904

- La sostenibilità del biogas e biometano passa dal CTI: la UNI/TS 11567

- Classificazione e specifiche della biomassa ottenuta da una fase di recupero di rifiuti agricoli, alimentari e agro-alimentari destinata agi impianti di digestione anaerobica

- Linee guida in materia di sicurezza e ambiente per gli impianti biogas presenti nelle discariche

- La qualità della CO2 recuperata dal processo di purificazione del biogas in biometano

- Le altre norme in materia di biogas e biometano

In allegato, è possibile scaricare il Dossier completo.