L’entità delle perdite totali nei sistemi acquedottistici in Italia si aggira intorno al 40%, con punte che sfiorano, soprattutto nel mezzogiorno, valori del 70%. Tali perdite sono causate sia dalla vetustà dei sistemi che dalla mancanza di un’adeguata e pianificata manutenzione. Peraltro le pressioni di esercizio, spesso elevate, concorrono da un lato ad una più rapida obsolescenza dei sistemi e dall’altro ad incrementare l’entità delle perdite. La riduzione delle pressioni – compatibilmente con le esigenze dell’utenza - rappresenta, quindi, uno strumento efficace per conseguire un rapido recupero, almeno parziale, della risorsa idrica dispersa.