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Normativa ed Energia | Requisiti minimi degli edifici e metodologia comparativa

L'approfondimento di questa puntata è focalizzato sul lavoro che il CTI, sotto il coordinamento del MASE e in collaborazione con ENEA e Politecnico di Torino, sta portando avanti da tempo sulla "Metodologia di calcolo dei livelli prestazionali ottimali in funzione dei costi per i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici", in applicazione dell'art. 5 Direttiva 2010/31/UE EPBD.

Parola chiave di questo importante lavoro richiesto dalla Commissione Europea per fornire un indirizzo alle scelte legislative nazionali è il cosiddetto "Cost Optimal level".

In sintesi, la metodologia che in queste settimane è in fase di aggiornamento da parte del gruppo di lavoro nazionale serve per individuare i livelli di prestazione energetica degli interventi sugli edifici che comportano il costo più basso durante il ciclo di vita economico stimato.

In questo modo il legislatore ha solide basi tecnico/economiche per definire i ben noti "requisiti minimi" ed è anche evidente la significatività delle ricadute pratiche sul mercato. Nel corso dell'approfondimento, che presenterà anche qualche considerazione fornita dagli altri enti citati con cui il CTI collabora, verranno illustrati gli elementi significativi della metodologia e le sue relazioni con i livelli soglia legislativi.

L'approfondimento sarà seguito, come di consueto, da alcune schede che illustreranno le novità dalle Commissioni Tecniche CTI quali nuovi progetti di norma e/o norme di recente pubblicazione.

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